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L'adolescenza
e la giovinezza costituiscono, periodi del tutto particolari nell'ambito
dello sviluppo del soggetto, nella complessa società occidentale
sono sempre più prolungati, a causa dell'ingresso sempre più
ritardato nella vita adulta. Spesso dell'adolescenza viene ad essere tracciato un quadro disperato e patologico, facendo sì che si alimenti una rappresentazione sociale negativa di questa età, tutto ciò si ritorce contro gli stessi adolescenti. Questi ultimi, sentendo proiettare su di sé una tale immagine, non sono invogliati a comportarsi in modo positivo. Al contrario fanno di tutto per confermare l'identità che gli è stata data. Una tappa fondamentale di questo periodo, forse la più importante, è l'acquisizione dell'identità di sé. Questo processo dura tutta la vita, ma è nell'adolescenza che il soggetto, sotto la spinta di perturbazioni biologiche e di influenze sociali, cerca una sua identità, cerca, in altre parole, di conciliare la concezione di sé ed il riconoscimento da parte della società. E' in questa fase che gli adolescenti possono assumere identità negative, acquisendo modelli devianti. A completare sviluppo psico-sociale nel periodo adolescenziale vi è un ampio accrescimento fisico, il quale non avviene in modo armonico ma desincronizzato, comportando delle ripercussioni nel soggetto, il quale perde i suoi punti di riferimento, i suoi movimenti che prima erano rapidi e ben sincronizzati, adesso, appaiono goffi e poco organizzati. Insomma l?adolescente si sente in un corpo che non è il suo, ed inizia così a cercarsi dei nuovi punti di riferimento. L'adolescenza
è un momento particolarmente critico, anche perchè in questo
periodo vi è la maturazione sessuale, vi è l'instaurarsi
di abitudini di vita significative, in senso positivo oppure negativo. In questa grande trasformazione del giovane il compito della famiglia è molto importante in quanto lo deve affiancare senza soffocarlo, insomma lo deve lasciare libero di fare le sue scelte guidandolo e ascoltandolo.
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