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Affermare
che la famiglia è in crisi è oramai un topico culturale,
da essa molto ci aspetta e molto poco si concede. Ci si chiede se è una crisi generata all'interno della famiglia oppure essa riflette la crisi della società. La famiglia è una istituzione sociale che risente del variare e del trasformarsi dei valori sociali. In un certo senso la famiglia fa da cassa di risonanza della società, ne raccoglie tutte le vibrazioni. Non è certamente stato di poco conto il passaggio dalla famiglia estesa e di tipo patriarcale a quella ridotta di tipo nucleare e coniugale. Vi è una diminuzione della funzione educativa della famiglia che ha delegato, in forme sempre più ampie, alla scuola alla chiesa e alle organizzazione sociali l'educazione dei figli. La famiglia sembra tesa ad appagare ad ogni costo e con ogni mezzo la felicità individuale e sembra porsi come luogo di recupero delle frustrazioni che la società industriale infligge quotidianamente all'individuo. D'altro canto chiudendosi nel solo mondo dell'affettività corre il rischio dell'isolamento egoistico. La
famiglia rappresenta per l'uomo la prima scuola di socialità in
cui egli progressivamente acquista consapevolezza di essere inserito in
un sistema di relazioni e interazioni sociali. Il soggetto viene a trovarsi
in un gruppo in cui vi è un sistema di valori che è stato
definito ancora prima che egli fosse in grado di parteciparvi in forma
attiva e responsabile. All'interno della famiglia deve regnare una atmosfera
democratica, abbandonando forme di paternalismo e materialismo, cioè
non imponendo la propria autorità senza che essa sia giustificata. |